Prima volta in falesia
Come farò con quelle scarpette piccole piccole a salire fin lassù? Come farò ad afferrare una "manetta" in cui ci sta solo una falange della mia mano? Come farò a metterci la sola punta di un piede, spingere sulla stessa e arrivare fino in cima?
Di certo non sarei mai potuta salire da primo. Ma guardavo il primo salire, agganciare i rinvii e io avevo solo paura!
"E' troppo verticale per me! Dove metto mani e piedi?"
Di certo non sarei mai potuta salire da primo. Ma guardavo il primo salire, agganciare i rinvii e io avevo solo paura!
"E' troppo verticale per me! Dove metto mani e piedi?"
Ho imparato a fare il nodo sulla corda, legarlo all'imbrago e realizzare che a quei 60 metri ci stavo attaccando la vita.
Prima di partire un tocco alla parete come chiedergli di essere comprensiva. Ho puntato il primo piede, poi il secondo, il terzo e così via fino alla cima.
Prima di partire un tocco alla parete come chiedergli di essere comprensiva. Ho puntato il primo piede, poi il secondo, il terzo e così via fino alla cima.
Fatico a fidarmi di me stessa, e lo capisco quando certi passi mi diventano difficili farli. So dove mettere i piedi, so come muovermi ma resto li immobile perché ho paura che le gambe non tengano, perché ho paura di non farcela. Perché ho paura di cadere. Perché ho paura di non essere mai all'altezza di nulla.
Ma poi si sa, che ho sempre paura di tutto, e chissà come poi trovo il coraggio per ogni cosa.
Ma poi si sa, che ho sempre paura di tutto, e chissà come poi trovo il coraggio per ogni cosa.
Sostaaa! Ecco arrivato il peggio; la discesa.
Da sotto mi davano mille indicazioni, ma io non riuscivo a lasciare la parete.
Mi ci ero avvinghiata come una cozza su uno scoglio.
Non riuscivo ad accettare di mettere la faccia a monte, lasciare andare il mio corpo nel vuoto con solo i piedi appoggiati sulla parete e fidarmi ciecamente di chi sotto mi faceva sicura con la corda.
Poi piano piano, passetto dopo passetto ho cominciato la discesa.
Da sotto sento dirmi "apri le braccia e lasciati andare!" No non ci riesco.
Poi invece ho azzardato!
Da sotto mi davano mille indicazioni, ma io non riuscivo a lasciare la parete.
Mi ci ero avvinghiata come una cozza su uno scoglio.
Non riuscivo ad accettare di mettere la faccia a monte, lasciare andare il mio corpo nel vuoto con solo i piedi appoggiati sulla parete e fidarmi ciecamente di chi sotto mi faceva sicura con la corda.
Poi piano piano, passetto dopo passetto ho cominciato la discesa.
Da sotto sento dirmi "apri le braccia e lasciati andare!" No non ci riesco.
Poi invece ho azzardato!
Ho spalancato le braccia al mondo, ho rivolto gli occhi al cielo, e l'emozione è stata indescrivibile!
Una volta toccato terra?! Pronti per un altra via!
Zaino in spalla e via verso gradi più complessi!
Zaino in spalla e via verso gradi più complessi!
Grazie a chi mi dedica tempo insegnandomi questo.
Grazie miei Eroi! ❤️
Grazie miei Eroi! ❤️
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Prima volta in Falesia - Sass Negher |
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