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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

La montagna è sofferenza

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Dicono che la montagna è sofferenza e fino ad oggi non sapevo cosa volesse dire veramente questa cosa. Arrivare a metà parete e dire mollo, scendo, io non posso farcela; è una delle più grandi sconfitte che paghi una volta a casa quando ripensi alla tua giornata. Quella sensazione l'avevo già provata. So cosa si prova a lasciare una salita a metà solo perché lasci che a vincere sia la paura... Avevo le mani congelate. I piedi in quelle minuscole scarpette ormai non li sentivo più ed erano arrivati anche i crampi. Mi ero bloccata lì in parete, ferma sulle punte dei piedi, e non riuscivo più a salire. Volevo solo tornare indietro. Ma quando ho provato a indietreggiare chi mi faceva sicura, mi ha teso la corda e di scendere non se ne parlava proprio. "Devi proseguire. Devi portarla a casa!" Così ho preso tempo, ho scaricato le gambe, ho riposato, preso fiato, guardato dove mettere i piedi e via sono ripartita. Mani e piedi freddi forse erano solo scuse, stava per...

Prima volta in falesia

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Come farò con quelle scarpette piccole piccole a salire fin lassù? Come farò ad afferrare una "manetta" in cui ci sta solo una falange della mia mano? Come farò a metterci la sola punta di un piede, spingere sulla stessa e arrivare fino in cima? Di certo non sarei mai potuta salire da primo. Ma guardavo il primo salire, agganciare i rinvii e io avevo solo paura! "E' troppo verticale per me! Dove metto mani e piedi?" Ho imparato a fare il nodo sulla corda, legarlo all'imbrag o e realizzare che a quei 60 metri ci stavo attaccando la vita. Prima di partire un tocco alla parete come chiedergli di essere comprensiva. Ho puntato il primo piede, poi il secondo, il terzo e così via fino alla cima. Fatico a fidarmi di me stessa, e lo capisco quando certi passi mi diventano difficili farli. So dove mettere i piedi, so come muovermi ma resto li immobile perché ho paura che le gambe non tengano, perché ho paura di non farcela. Perché ho paura di cadere. Perché h...